Giorgio De Vincenti (1944) è stato Professore ordinario di discipline cinematografiche presso il Dipartimento di Comunicazione e Spettacolo dell’Università degli studi Roma Tre. Nel 1975 ha conseguito la laurea in Lettere alla Sapienza, con tesi sulle linee critiche e teoriche dei “Cahiers du Cinéma” (relatore Ferruccio Marotti e correlatore Emilio Garroni). È stato ricercatore presso la cattedra di Garroni per dieci anni. Le sue prime esperienze di insegnamento in Storia della critica e della Teoria del cinema risalgono al 1975, quando vinse una borsa di studio al CNR. È diventato associato nel 1987 all’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti – Pescara (sede di Pescara), dove è rimasto fino all’a.a. 1999-2000. Ha fatto parte del Comitato di selezione dei film alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia 2010 e 2011. Per il Ministero degli Affari Esteri ha curato le Settimane del Cinema Algerino e di quello Iugoslavo a Roma (1984 e 1986). È stato membro della Commissione Territoriale e della Commissione per la Cinematografia del MIBAC-Direzione Cinema. Ha pubblicato più di cento saggi di argomento teorico e storico-critico e sei libri, due dei quali hanno vinto premi: il Premio Filmcritica Umberto Barbaro 1985 e l’Efeso d’oro di Agrigento 1993. Si occupa di estetica, teoria del cinema e dei media, analisi del film, con particolare riferimento alla definizione teorica e storiografica del cinema “moderno”. È stato membro di numerosi direttivi di istituzioni culturali internazionali. Tra i suoi libri: Il cinema e i film. I Cahiers du Cinéma 1951-69 (1980); Il concetto di modernità nel cinema (1993); Jean Renoir. La vita, i film (1996); Lo stile moderno. Alla radice del contemporaneo: cinema, video, rete (2013). Il suo settimo libro, Cinema e globalizzazione. Costruire la democrazia, è uscito a febbraio 2019 per l’editore Bulzoni. Intervista a Giorgio De Vincenti