MAPPE DEL DOCUMENTARIO IN SARDEGNA – MADOS

IL PROGETTO

MADOS è un progetto di ricerca promosso dal Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali dell’Università di Cagliari con il finanziamento della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport ai sensi della L.R. 15/2006 art. 16 comma 3.

Il settore della produzione cinematografica e audiovisiva in Sardegna ha mostrato negli ultimi vent’anni un significativo sviluppo e ha contribuito a valorizzare risorse culturali, paesaggistiche e professionali dell’Isola. In particolare, all’interno di un simile quadro, una tipologia produttiva che grazie a una serie di positivi fattori concomitanti – l’applicazione della Legge Cinema regionale del 2006, l’impegno dell’Istituto superiore regionale etnografico, concorsi promossi da vari enti fra i quali la Società Umanitaria-Cineteca Sarda – ha conosciuto una notevole espansione è quella del documentario. A tale ambito è stato dedicato il progetto di ricerca finalizzato a elaborare una mappatura della produzione del documentario in Sardegna dagli inizi del nuovo millennio a oggi.

Il lavoro è stato incentrato inizialmente sul censimento della produzione documentaristica e, di seguito, sulla comprensione del corpus censito con approfondimenti tematici e studi di caso in modo da avere sia riferimenti quantitativi, con la conoscenza di cosa è stato realmente prodotto, sia qualitativi sulle caratteristiche della produzione.

Ciò al fine di soddisfare l’ambizione di collegare gli aspetti più prettamente cinematografici con il contesto socioeconomico legato alla produzione e così i dati quantitativi sono stati considerati anche in relazione ai soggetti coinvolti – operatori, autori, professionisti ecc. – e alle dinamiche di mercato.
Il gruppo di lavoro, caratterizzato da competenze multidisciplinari, ha consentito un approccio in grado di coniugare gli aspetti storici, estetici, culturali e del linguaggio con quelli socioeconomici e di mercato così da fornire le coordinate specifiche del contesto produttivo in cui i documentari vengono realizzati offrendo uno sguardo d’insieme che riteniamo un punto di forza della ricerca di cui questo volume dà conto.

Tale aspetto appare tanto più rilevante se si considera che una delle esigenze che sta a fondamento della ricerca è quella di fornire agli operatori del settore e agli amministratori un quadro conoscitivo ben definito e aggiornato, tale da consentire loro di programmare, a partire da una solida base di dati, lo sviluppo nell’isola di un comparto che mostra alti livelli di potenzialità ancora inespressi.

Pertanto, i risultati della ricerca da un lato potenziano la “cassetta degli attrezzi” a disposizione dei ricercatori (universitari e indipendenti) e degli operatori del comparto (aziende ed enti pubblici e privati) e, dall’altro, possono accompagnare i percorsi virtuosi di sviluppo della produzione di documentari in regione, fornendo dati in base ai quali programmarne la crescita e incidendo così sul potenziamento e sulla messa a sistema delle infrastrutture e delle competenze professionali locali, sulla tutela e valorizzazione delle risorse culturali legate al cinema documentario (per esempio, dalla valorizzazione della lingua sarda a quella dei beni ambientali e paesaggistici del territorio), e sulle ricadute in termini di creazione di indotto diretto e indiretto.


GRUPPO DI RICERCA

David Bruni, Marco Benoît Carbone, Clementina Casula, Diego Cavallotti, Cinzia Dessì, Antioco Floris (coordinatore)

Borsisti: Massimo Atzori, Roberta D’Aprile, Lorenzo Sibiriu

Collaboratrici: Michela Buttu, Silvia Deias


CONSULTA LA BANCA DATI MADOS

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