Il cinema come disciplina. L’Università italiana e i media audiovisivi

Fare cinema in Italia ha sempre voluto dire fare cultura. L’università è uno di quei luoghi in cui la cultura del cinema è stata elaborata, ripensata e rilanciata.

Il cinema come disciplina è la seconda tappa di un progetto di ricerca dedicato alla storia di questo rapporto fondativo, e si sofferma sugli anni – a loro modo avventurosi – che si collocano tra la grande riforma dell’università post-sessantottina e la fine della prima Repubblica, i decenni Settanta e Ottanta. Sono gli anni in cui l’università italiana ha prima di tutto messo a sistema una disciplina del cinema e dell’audiovisivo (si inizia a studiare analiticamente anche la televisione) nella quale formare nuove generazioni di studenti e professionisti. Ma in ultima analisi ha soprattutto imparato, da un lato, a utilizzare il testo audiovisivo come strumento didattico e prodotto culturale equiparabile al testo scritto e, dall’altro, a coltivare un pensiero alto sul valore culturale, simbolico ed economico della filiera cinematografica e della stessa esperienza di visione.

Il progetto di ricerca ha dato vita a un volume con il medesimo titolo, pubblicato da Mimesis nel 2020. Esso offre una serie di riferimenti al quadro istituzionale e a quello storico, raccoglie testimonianze preziose di molti dei protagonisti di quegli anni e passa infine in rassegna una serie di storie locali vivaci, appassionate, con coloriture spesso anche diverse, ma che prese assieme raccontano esemplarmente un pezzo significativo della storia culturale del nostro Paese.

Andare alle radici è un esercizio necessario, che permette di scoprire qualcosa di sé, di rinsaldarsi, e che in un certo senso aiuta a regolare il respiro e le funzioni metaboliche. Anche i gruppi disciplinari, le comunità scientifiche, hanno bisogno di ritrovarsi attorno a radici comuni e a riflessioni dal respiro lungo. Da alcuni anni un numero sempre più ampio di studiosi e studiose ci sta accompagnando in una sorta di percorso di autoanalisi e di identificazione dei differenti e intrecciati percorsi di individuazione, volto alla ricostruzione della storia dell’insegnamento delle discipline del cinema e dell’audiovisivo nell’Università italiana, storia che inevitabilmente finirà per essere anche un contributo alla storia della cultura italiana.

Questo secondo volume si pone dichiaratamente come continuazione del lavoro di raccolta dedicato agli anni fondativi e originari che vanno dalla fine della Seconda guerra mondiale agli anni Sessanta, Dallo schermo alla cattedra. La nascita dell’insegnamento universitario del cinema e dell’audiovisivo in Italia (Carocci, 2016). Terminavamo il percorso, in quell’occasione, con le prime chiamate a cattedra di docenti di discipline del cinema, tra il 1968 e il 1970, e con la nascita del primo DAMS, istituito a Bologna nell’ottobre 1970.

La ricostruzione del percorso che ha portato al consolidamento delle discipline cinematografiche, in assenza di precedenti studi e ricerche che ne abbiano fissato le tappe principali, ha imposto, accanto alle ricerche negli archivi, un processo di raccolta delle informazioni che seguisse le metodologie della storia orale e quindi alla raccolta di informazioni attraverso interviste ai diretti protagonisti della vita universitaria italiana impegnati nel campo del cinema e della cultura audiovisiva nell’arco di tempo che va dai primi anni Settanta ai primi anni Novanta. Pur partendo da una base comune, le diverse sensibilità degli intervistati hanno dato corpo a testi di diverso tenore, alcuni molto più approfonditi e articolati di altri. La raccolta è stata effettuata in alcuni casi in presenza, in alcuni casi per telefono, in altri ancora in forma scritta. Tra i molti contattati abbiamo avuto modo di raccogliere le interviste di non pochi docenti e protagonisti del periodo.

I testi delle interviste sono alla base di un intervento antologico inserito nel volume (Vent’anni di cinema nelle università italiane. Una storia corale), che sul piano della struttura è in qualche modo debitore nei confronti dei volumi di L’avventurosa storia del cinema italiano raccontata dai suoi protagonisti, curati da Franca Faldini e Goffredo Fofi per la Feltrinelli, a suo tempo, e ora per la Cineteca di Bologna.

Le interviste sono state effettuate da Myriam Mereu fra maggio e dicembre 2018 attraverso modalità di raccolta differenti a partire da una griglia di domande che ha permesso di raccogliere informazioni omogenee e comparabili tra loro. La maggior parte delle interviste sono state condotte al telefono; alcune sono state raccolte in presenza, attraverso la diretta interlocuzione con l’intervistato; in due casi gli intervistati hanno risposto per iscritto senza la mediazione dell’intervistatore. Ciascuna intervista è stata successivamente trascritta e sottoposta al docente per la revisione e l’approvazione. In alcuni casi, i docenti sono intervenuti sul testo con integrazioni e modifiche anche sostanziali che hanno arricchito il testo di partenza. Il risultato è stato che, pur partendo da una base comune, le diverse sensibilità degli intervistati hanno dato vita a testi di diverso tenore, alcuni più approfonditi e articolati di altri.

I testi integrali delle interviste sono proposti di seguito:

Il cinema come disciplina.
La nascita dell’insegnamento universitario del cinema e dell’audiovisivo in Italia

Progetto di ricerca realizzato da

Università degli studi di Cagliari
Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali
CELCAM – Centro per l’Educazione ai Linguaggi del Cinema, degli Audiovisivi e della Multimedialità

Università degli studi di Udine
Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale

In collaborazione con:
Università Cattolica del Sacro Cuore
Dipartimento di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo

con il patrocinio della
Consulta Universitaria del Cinema (CUC)

Hanno partecipato al progetto di ricerca:

Coordinamento
David Bruni, Università di Cagliari
Antioco Floris, Università di Cagliari
Massimo Locatelli, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
Simone Venturini, Università di Udine

Partecipanti
Gina Annunziata, Università di Napoli L’Orientale
Claudio Bisoni, Università di Bologna
Luciano De Giusti, Università di Trieste
Cristina Formenti, Università di Milano Statale
Damiano Garofalo, Università di Roma Sapienza
Giancarlo Grossi, Università di Milano Statale
Michele Guerra, Università di Parma
Giovanna Maina, Università di Torino
Sara Martin, Università di Parma
Myriam Mereu, Università di Cagliari
Paolo Noto, Università di Bologna
Manlio Piva, Università di Padova
Simona Salustri, Università di Bologna
Massimo Scaglioni, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
Eleonora Tavera, Università di Sassari
Giorgio Tinazzi, Università di Padova

Realizzato nell’ambito del progetto “Audiovisivi e università: azioni formative e conoscenza del territorio”

Regione Autònoma de Sardigna
Regione Autonoma della Sardegna
Assessoradu de s’Istrutzione pùblica, Benes culturales, Informatzione, Ispetàculu e Isport
Assessorato della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
L.R. 15/2006 art. 16, comma 3